Il prezzo delle scelte: persi 30 mila euro per ogni MMG in Sardegna negli ultimi cinque anni

 



Il prezzo delle scelte: ai MMG sardi mancano 30.000 € negli ultimi 5 anni

Il quadro degli ultimi 5 anni che emerge dall'analisi dell'Annuario ENPAM presenta un conto salatissimo per  i medici sardi, in panorama in cui l'inflazione è cresciuta del 17% solo negli ultimi 3 anni e i nostri stipendi sono sostanzialmente fermi.

Perché il “conto” è maturato

  • AIR fermo al 2009/2010. La Sardegna opera ancora su testi e delibere risalenti al 2009-2010; ciò ha impedito di recepire tempestivamente strumenti e indennità coerenti con l’evoluzione della medicina territoriale. 
  • Nuove cornici nazionali non “tradotte” a livello regionale. Dopo l’ACN 2018 e l’intesa del 4/4/2024 sul triennio 2019-2021, molte leve (ruolo unico/attività oraria, governance AFT, tutele e indennità) richiedono capitoli specifici attuativi nell’AIR regionale. Senza tali capitoli, l’impatto economico per i MMG resta parziale o nullo. 
  • Riorganizzazione territoriale (DM 77/2022) senza adeguata contrattualizzazione. Case della Comunità, COT, assistenza domiciliare e telemedicina implicano processi e costi che, in assenza di un AIR aggiornato, si scaricano sui professionisti o rimangono non valorizzati. 

Il prezzo dell'immobilismo

Da quindici anni in Sardegna non viene rinnovato l'Accordo Integrativo Regionale ma la bozza che è stata presentata è lacunosa, possibile che in tutti questi anni non si sia riusciti a fare qualcosa di meglio?

Che cosa serve (subito) nell’AIR Sardegna 2025
  1. Recepimento integrale e operativo dell’ACN 04/04/2024 con tempi, responsabilità e monitoraggio.
  2. Ruolo unico con quota oraria definita (sedi, turni, priorità, graduatorie).
  3. AFT/UCCP e Case di Comunità: accesso a spazi, rimborsi spese e indicatori di volume/qualità.
  4. Subentri ordinati e autolimitazione del massimale, tutela della continuità del rapporto fiduciario.
  5. Valorizzazione della CA/UCA (indennità per vicariamenti/accorpamenti) e gestione dei picchi stagionali.
  6. Telemedicina e percorsi DM 77 con un Nucleo regionale di coordinamento che autorizza e monitora le sperimentazioni.
  7. Capitoli sociali: tutele per genitorialità e disabilità, standard minimi di personale di studio.
  8. Semplificazione: flussi prescrittivi e certificativi realmente deburocratizzati, sportello segnalazioni con presa in carico e feedback pubblico.
  9. Indicatori e trasparenza: dashboard trimestrale regionale su volumi, esiti e costi.

Non possiamo attendere altri quindici anni per un Accordo Integrativo all’altezza: non possiamo perdere i giovani colleghi che entrano nel Ruolo Unico. Vogliamo un accordo che includa davvero tutti i medici.

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