L'intelligenza artificiale nella battaglia elettorale per FIMMG Cagliari
Ti fideresti di un programma elettorale scritto con l'intelligenza artificiale? Analisi di due programmi elettorali della campagna FIMMG Cagliari utilizzando GPTZero.
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha smesso di essere solo una promessa tecnologica per diventare uno strumento concreto anche nella comunicazione politica. Testi, immagini e persino interi programmi elettorali possono oggi essere redatti con l’aiuto di algoritmi generativi. La liceità e le implicazioni etiche di questi processi sono tuttavia ancora tutte da capire ed analizzare soprattutto quando utilizzati per influenzare i processi elettorali.
Per capire quanto questa trasformazione sia già presente, ho scelto di analizzare due programmi elettorali della campagna FIMMG Cagliari utilizzando GPTZero, un software sviluppato per stimare la probabilità che un testo sia stato scritto da un modello linguistico di intelligenza artificiale.
Cos’è GPTZero
GPTZero funziona calcolando indici di “perplessità” e “burstiness”: parametri che misurano quanto un testo risulti prevedibile e quanto vari il ritmo delle frasi. Un punteggio basso di perplessità, ad esempio, può suggerire uno stile tipico dei modelli generativi. È importante ricordare che si tratta di una stima probabilistica, non di una prova certa.
Il confronto
Nel mio esperimento ho esaminato due programmi elettorali.
In primo luogo ho chiesto a GPTZero di controllare il programma presentato dalla lista FIMMG Cambiamo Insieme, che è risultato interamente umano.
Successivamente ho sottoposto alla analisi di GPTZero il secondo programma, redatto dalla lista della segreteria di Cagliari uscente. Questa volta il software ha mostrato invece indicatori compatibili con un possibile uso di strumenti di scrittura assistita da AI.
Perché conta
Questa analisi non intende “smascherare” nessuno, ma aprire una riflessione: l’AI è già entrata nei processi elettorali, non solo come argomento di dibattito ma come mezzo per scrivere e diffondere messaggi. Sapere come funzionano questi strumenti e con quali limiti ci aiuta a mantenere trasparenza e senso critico.
L'AI è certamente un importante strumento ma è legittimo chiedersi se il suo utilizzo non dovrebbe essere quantomeno dichiarato, soprattutto quando il rapporto di fiducia con chi riceve il "prodotto" (informazioni, immagini, musica, ecc.) è così importante: ad esempio quando venga utilizzata per per scrivere un programma elettorale o una lettera agli elettori che si immaginano, invece, di riceverla dai candidati.
E tu ti fideresti?
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